Gli Alpini di Preganziol ricordano l’80° della Liberazione

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I commenti

  1. Serata interessante!!!
    Un grazie a Dino Vecchiato per il suo importantissimo lavoro di ricerca che ha ricostruito la storia dei nostri genitori e nonni che sarebbe andata persa.
    Sarebbe importante portare le ricerche di Dino nelle scuole! I nostri ragazzi devono capire/sapere come era Preganziol nel periodo del fascismo e della secona guerra mondiale.
    Grazie agli Alpini per aver organizzato la serata

La serata del 13 giugno ha visto la sala “Da Ponte” della nostra sede ospitare un evento dal titolo suggestivo: “I protagonisti di Preganziol nella Liberazione d’Italia“. Organizzato dal Gruppo Alpini di Preganziol, e con il patrocinio del Comune, l’iniziativa ha riunito una platea numerosa e decisamente partecipe.

A guidare la serata Dino Vecchiato, amico e appassionato di storia locale, ha condotto con estrema “delicatezza” un viaggio nella memoria, presentando i risultati di vent’anni di ricerca e raccolta di testimonianze che altrimenti sarebbero andate perdute. Memorie e ricerche locali trasformate in biografie di persone legate a Preganziol: partigiani, combattenti cobelligeranti, internati, civili attivi e “Giusti tra le Nazioni”.

Molto toccanti sono stati gli interventi di tre testimoni diretti:

  • Gigetta Bertin, originaria di Longarone, ha descritto le drammatiche rappresaglie nella valle del Biois, tra fucilazioni, incendi e deportazioni.
  • Carlo Valli ha raccontato le azioni del padre Massimiliano, citato come “antifascista sotterraneo”, che salvò numerose persone.
  • Fortunato Zuliani, ex marinaio passato al Reggimento San Marco, ha offerto una preziosa testimonianza sulle operazioni militari e di sminamento post-armistizio.

La presenza significativa dei discendenti dei protagonisti ha arricchito la serata, trasformandola in un autentico momento di memoria collettiva, raccontando storie altrimenti dimenticate.

L’obiettivo è stato chiaro: restituire voce e volto ai protagonisti, spronare al ricordo, e trasferire valori civili e storici.

Un ringraziamento particolare a Dino Vecchiato, ai testimoni e ai discendenti presenti.

La memoria è un patrimonio prezioso: custodirla è un dovere.

Viva la memoria. Viva la libertà.