Per Non Dimenticare

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I commenti

  1. Evento di straordinaria importanza! Il tema proposto, la riviviscenza degli accadimenti del terremoto del 6 maggio 1976, è di straordinaria attualità per l’occasione del prossimo 50° anniversario dell’evento ma più ancora per la memoria del sacrificio al dovere patrio dei militari caduti e della dedizione dei militi sopravvissuti che si sono sacrificati senza sosta a favore dei cittadini della loro “madre” Gemona che tanto ha sofferto per non aver protetto (e come avrebbe mai potuto?) adeguatamente i propri “figli” in servizio di leva sul suo territorio.

Il 18 giugno, nella sala Da Ponte straordinario evento di memoria e testimonianze.

Il 18 giugno, nella sala Da Ponte, in Casa degli Alpini è stata dedicata una serata, patrocinata dalla Città di Preganziol, al ricordo dei militari deceduti quel maledetto 6 maggio 1976 per il crollo di 3 palazzine della Caserma Goi-Pantanali di Gemona a causa del terremoto che colpì il Friuli.

In vista del 50° anniversario di quella tragedia, abbiamo deciso fosse d’obbligo raccogliere alcune memorie e dedicarle ai ragazzi caduti in quella notte di maggio e di terremoto.

Ci ha guidato, tra immagini e ricordi, Fernando Giusto, artefice della serata e presente in caserma nei giorni successivi al sisma.

Ospite d’onore Flavia Virilli, accompagnata dal padre Arturo, Artigliere del Gruppo Conegliano durante la tragedia.

Flavia, Vicesindaco e Assessore alla Cultura di Gemona, nonché Madrina del 3° Reggimento di Artiglieria da Montagna e Madrina della Fanfara della Julia, ha raccolto il testimone dalla madre, Giuseppina Cargnelluti, che con notevole caparbietà e capacità di convincimento, ottenne l’attenzione e la disponibilità della Brigata Julia ad organizzare le cerimonie commemorative dell’evento all’interno della Caserma teatro della tragedia. Ogni anno infatti i familiari, gli Ufficiali della Julia ed i Ragazzi della Goi-Pantanali, come amava chiamarli Giuseppina, si riuniscono il 6 maggio, in piazza d’armi, per rendere onore a chi non c’è più.

Il cuore della serata è stata la proiezione di un prezioso archivio fotografico messo a disposizione dall’Alpino Claudio Grossi, testimone diretto dei fatti. Le immagini hanno illustrato:

  • la struttura della caserma prima e dopo il sisma;
  • i primi drammatici soccorsi notturni, tra il susseguirsi di scosse, da parte dei commilitoni illesi;
  • le successive operazioni di recupero e salvataggio di militari ancora vivi e purtroppo di molti deceduti.
  • immagini di Gemona distrutta, del recupero delle armi e della cerimonia del cambio di comando nei mesi successivi.

A rendere indimenticabile il momento sono state però le testimonianze dirette degli Alpini che vissero quei tragici momenti e che meritano una particolare menzione: Renato Rubinato, Adriano Carollo, Antonio Pisan, Angelo Gobbo, Amedeo Sottana, Egidio Zamuner, Doriano Alessandrini, Franco Dal Bò, Alessandro Cenedese e lo stesso Fernando Giusto. Le loro parole hanno ricostruito in modo vivido e profondo quei giorni segnati da scosse incessanti, macerie, coraggio e dolore.

Dopo la lettura di una lettera scritta da una madre al figlio scomparso è stato reso omaggio ai 33 militari deceduti, ricordati uno ad uno, in un clima di profonda commozione.

La Preghiera dell’Alpino ha concluso una serata davvero speciale.

Un ringraziamento speciale agli Alpini che hanno vissuto quei momenti e hanno voluto condividerli con noi, ai consiglieri Sezionali presenti e ai tanti Alpini e cittadini che hanno letteralmente affollato la nostra sede.

Ai familiari di chi non si è salvato, ed alcuni erano presenti, la dedica finale della serata. Nella speranza che “non dimenticare” serva a lenire in qualche modo il perenne dolore che provano.  

PER NON DIMENTICARE